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Matteo Berrettini Socio Onorario dell’Aniene

Matteo Berrettini è socio onorario del nostro Circolo. L’Aniene è una bella antologia di storie e di persone. Di grandi campioni, spesso. Quella del protagonista che l’Assemblea del Circolo Canottieri Aniene ha celebrato è addirittura una favola. La favola di Matteo Berrettini. Matteo arriva all’Aniene all’inizio del 2011. Ha poco più di 14 anni. È una promessa e, per cercare di diventare una certezza, la sua famiglia ha deciso di mandarlo a scuola qui da noi, dal nostro Vincenzo Santopadre.

Già poco più di un anno dopo, il 28 ottobre del 2012, il suo debutto in serie A. In casa, contro il Club La Meridiana di Casinalbo. L’Aniene vince 4 a 2. Lui perde il suo singolo contro una vecchia volpe come Filippo Messori, 6-3 5-7 7-5, ma fa un figurone. Tutti quelli che se ne intendono strabuzzano gli occhi e dicono che il suo è un gran bel debutto. Sul campo numero 1 poi, a casa Fiorini.

Così, dieci anni fa, cominciò l’avventura che lo porta fino a qui. Sempre mano nella mano con Vincenzo Santopadre e Stefano Massari. Sempre con papà Luca e il fratello Jacopo, soci anche loro, sullo sfondo. Con uno stuolo sempre più nutrito di soci-aficionados a bordo campo, all’Aniene ed in giro per l’Italia, a conquistare gli scudetti a squadre 2014, 2017 e 2018. Con la saletta tivvù del Circolo che diventa covo di una torcida appassionata a seguire il crescendo di Matteo in giro per il mondo.

Su, sempre più su, nelle classifiche mondiali. Scoprendo che terra rossa, cemento ed erba non fanno poi tanta differenza, che servire a più di 200 all’ora è la normalità. Che dalla malignità della cattiva sorte e dalla rischiosità che è propria dello sport ad altissimo livello si può venir fuori quando si fanno le cose per bene.

Nel 2018 è fra i primi 100 al mondo e vince il primo torneo Atp, alla fine del 2019 è già tra i primi 10, il 2020 lo chiude al settimo posto. Fino, nella magica estate 2021, alla vittoria al Queens, fino alla finale a Wimbledon. Primo italiano capace di tanto. Fino al sesto posto nella classifica mondiale. Fino alla vetta nella graduatoria della stima di tutti per saper essere quello che è non solo sul campo, non solo con la racchetta in mano, immagine elegante, intelligente, pulita dello sport italiano nel mondo.

Per questo l’Aniene è fiero di riconoscergli – come ad un campione olimpico, come ad un campione mondiale, come rappresentazione del meglio di sé – il ruolo di socio onorario. Berrettini, emozionato, ha ringraziato tutti per l’attenzione, ha affermato che l’Aniene è la sua casa prima della foto con il fratello Jacopo, il papà Luca e l’inseparabile Vincenzo Santopadre.

Grazie Matteo, nostro onore.