News«Ustica, un’ingiustizia civile»: serata all’Aniene per capire la verità

«Ustica, un’ingiustizia civile»: serata all’Aniene per capire la verità

Un libro per capire, scoprire tassello dopo tassello la verità, toccare con mano una vicenda dai mille (e più) lati oscuri. Parliamo del DC-9 della compagnia Itavia partito da Bologna-Borgo Panigale e diretto a Palermo-Punta Raisi e caduto in mare la sera del 27 giugno 1980. Nella strage morirono tutti gli 81 occupanti dell’aeromobile tra passeggeri ed equipaggio.

«Ustica, un’ingiustizia civile» è il libro scritto dal generale Leonardo Tricarico e da Gregory Alegi, libro che smonta le accuse del missile che fece cadere il DC-9 sostenendo, con prove e ampi resoconti, la tesi della bomba. Lupo Rattazzi, intervenuto alla presentazione del libro, esperto e molto altro di aerei, ha spiegato: «Ho chiesto a chi c’era come fosse allora, nel 1980, l’aeroporto di Bologna. Mi hanno detto che era un porto di mare e mettere una bomba era facilissimo».

Giovanni Malagò ha introdotto la serata all’Aniene, finalmente del Salone del Circolo, felice per questa presentazione che ha destato interesse e attenzione per ciascun intervento.

Speciale quello di Gianni Letta che ha ricordato la carriera del generale Tricarico e si è soffermato sugli errori commessi in questi lunghi anni alla ricerca della verità. Letta ha concluso affermando che da sempre anche le bugie, ripetute, diventano verità. È il caso del DC-9.

A moderate quella che potremmo definire una bella tavola rotonda è stato il vice direttore di La Repubblica, Gianluca De Feo, che già nella sua introduzione ha fatto uno spaccato della vicenda e della politica di quegli anni.

Gregory Alegi, autore con Tricarico del volume, è entrato nei dettagli portando prove tecniche per dimostrare che quella notte non fu un missile a colpire il DC-9 ma una bomba. Ha mostrato, Alegi, qualche immagine per far vedere come la toilette dell’aereo sia stata distrutta dall’ordigno e non da un missile e lo stesso con i tubi. L’aereo, in seguito all’esplosione, è rimasto senza energia elettrica in 240 millesimi di secondo per precipitare nel punto più profondo di tutto il Mediterraneo.

Il libro narra la vicenda per la quale le sentenze civili condannano lo Stato italiano a pagare 300 milioni di euro di risarcimenti per l’abbattimento del DC-9. I tribunali sostengono che ci sia stata una battaglia aerea nei cieli di Ustica. Dopo quarantuno anni dalla tragedia, questo libro spiega tale incredibile contraddizione e racconta l’intricata vicenda giudiziaria dall’interno delle istituzioni e delle aule di tribunale.