Torneo Sociale: Il cerchio si stringe
“Primavera non bussa, lei entra sicura”. Ed è con analoga irruenza, dopo tre mesi di calci sudore parole ed inchiostro, che ci si ritrova, in soli dieci giorni e sole cinque partite, a definire nei playoff i vincitori ed i vinti di una competizione destinata in ogni caso a lasciare il segno.
La serata di martedì, ultima chiamata per l’accesso alle semifinali, ha visto soccombere in entrambi gli spareggi le squadre che partivano con il vantaggio di classifica.
Così Fioretti, dopo aver sfiorato il secondo posto, si ritrova all’improvviso fuori dal torneo. Che l’aria non fosse delle migliori lo si intuiva subito già dalla panchina, sulla quale le due stelle Grisolia Nicolò e Ciardullo Adriano, causa infortuni, sedevano in abiti civili. Persino di una certa eleganza quelli del più difensore degli avvocati, mentre il fu Bomber, tra strati adiposi in eccesso e ginocchia scricchiolanti, tenta ormai soltanto con tagli di capelli via via più eccentrici di difendere invano la sua fama di centravanti.
Ottima la partenza dei grigi, subito in vantaggio con l’indomito Catalano. Ma i ragazzi di Rezza (ormai, diciamolo pure, anche un po’ di Maspes) prendono lentamente le misure agli avversari colpendo al momento giusto con Cozzani e Vavalli. Sfortuna vuole che in avvio di ripresa i più ghiotti palloni del possibile pareggio finiscano sui piedi sbagliati. Quelli del Consigliere Segretario Longari, mal contenuti da gigantesche quanto inusuali calzature Adidas del colore dell’aranciata amara. Barra approfitta dei primi affanni di Papo Grisolia siglando il terzo gol, Sbordoni in contropiede accorcia le distanze, ma quando, in azione di manovra col portiere in movimento, la bomba di Sarandrea si stampa proprio sull’incrocio dei pali si capisce che gli eventi hanno fatto il loro corso, e che Segato potrà brindare felice alla salute dei suoi amici-detrattori, che forse lo hanno inventato e forgiato, sempre lo hanno amato e compatito, a lungo lo hanno oltraggiato e vilipeso.
Cade lo scudetto dalle maglie del detentore De Matteis, al termine di una partita bella e dai notevoli contenuti tecnici. Partenza a razzo dei campioni in carica con un terribile uno-due targato Giuffrida-Cucchiara. Ma il doppio svantaggio non spettina più di tanto i Celani, che con tanta pazienza ed un pizzico di fortuna riescono a ristabilire la parità prima del riposo. Prima con un filtrante di Tavano che pesca una deviazione sotto misura di Gilardoni, poi con un contropiede scaturito da un contestato scontro di gioco tra Celani e Cucchiara. La partita è viva e tende ad arenarsi sul pari. I verdi soffrono i contropiedi di Natoli, i neri le conclusioni da fuori di Tavano, che a metà ripresa spacca il match ingannando Meliti in uscita e procurandosi il rigore con cui sigla il 3-2. Notevole la reazione dei De Matteis, impotente però davanti ai prodigiosi interventi di Tartaglia, che mette in cassaforte il risultato permettendo poi ai suoi compagni di arrotondarlo nel finale di gara.
Cecilia e Fabbricini, accorsi sugli spalti con molti dei loro effettivi, attendono le outsiders sabato per due sfide che valgono la finalissima con i favori del pronostico. Basterà Tavano a demolire l’impianto collaudato dei diavoli rossi di Costantini? Riuscirà Barra a prevalere per l’ennesima volta su Di Bagno in match-clou di un torneo sociale? I bookmakers, in proposito, appaiono piuttosto scettici.
Di seguito i Tabellini con i risultati dei quarti di finale, la classifica marcatori aggiornata e il riepilogo del calendario.