NewsNel ricordo di Pietro Calabrese l’Aniene è sempre presente

Nel ricordo di Pietro Calabrese l’Aniene è sempre presente

Indimenticabile. Come professionista, come socio, come amico. Pietro Calabrese ha lasciato un segno e da quattordici anni, all’inizio dell’estate, viene ricordato in quel di Soriano del Cimino con un bel premio in piazza assegnato a figure del mondo dello sport, del giornalismo e della cultura, nel presupposto “che a lui sarebbero piaciute”.

E quest’anno del novero hanno fatto parte ben quattro di noi dell’Aniene. Caterina Banti, con i suoi ori olimpici e mondiali; Simona Quadarella, che di olimpico ha il bronzo ma di ori euromondiali poco meno di una dozzina; Lorenzo Porzio, bronzo ad Atene 2004 e concertista sempre sul podio, e Massimo Fabbricini, come presidente del Circolo così come per la sua lunghissima storia di cantore sportivo.

Con loro una splendida compagnia, da qualunque parte la si prenda: da Ferruccio De Bortoli, vertice del giornalismo italiano da trenta e più anni, ad Emanuela Audisio, penna sublime di Repubblica; da Paola Di Caro, acuta cronista politica del Corriere della Sera, a Barbara Jerkov, vice direttrice del Messaggero; da Francesco Repice, la voce del calcio Rai, ad Alberto Acciari, “fratello” di Pietro ed amico del Tevere; da Marco Molendini, Roma fatta spettacolo, a Giancarlo De Cataldo, Romanzo criminale e tant’altro; da Marco Conidi e Stefano Pantano, derby voce e lama, a Francesco Vergovich, protagonista dell’etere romano.

Il tutto accompagnato da un conduttore dallo sprint intelligente come Giuseppe Di Piazza e dalla garbata presenza di Costanza Calabrese con la piccola Vittoria e da quella di Massimo Martinelli, direttore del Messaggero, che per Pietro è stato non un posto di lavoro ma quello che sappiamo.