NewsMolaioli: “Chiarabini è in forma, a Rio può fare bene”

Molaioli: “Chiarabini è in forma, a Rio può fare bene”

Il problema alla schiena è ormai dimenticato, Andrea Chiarabini ha Rio de Janeiro nel mirino. Il tuffatore azzurro è già in Brasile per i Giochi Olimpici, dove gareggerà nell’individuale da 3 metri e in coppia con Giovanni Tocci nel sincro dal trampolino. Il romano, classe 1995 e punta di diamante del Circolo Canottieri Aniene, vuole stupire tutti e confermare che la discopatia che lo ha colpito alla vigilia degli Europei di maggio è un pallido ricordo.

Benedetta Molaioli, responsabile della sezione tuffi del nostro Circolo, non ha dubbi sulla competitività di Andrea anche in uno scenario così delicato come quello delle Olimpiadi.

In che condizioni fisiche e mentali arriva Andrea a questi Giochi dopo i problemi fisici?

Ci arriva bene, il problema alla schiena è risolto. Il punto forte di Andrea è senza dubbio quello fisico, spero che il fatto di aver lavorato meno in questo periodo possa regalargli un po’ di freschezza mentale e possa diventare un bel vantaggio.

Andrea Chiarabini

Andrea Chiarabini

Qual è l’obiettivo in vista delle Olimpiadi?

Nella gara dei tuffi sincronizzati ci saranno otto coppie qualificate, come abbiamo visto anche nelle edizioni precedenti delle Olimpiadi non c’è un attimo di respiro fino all’ultimo tuffo: anche la singola esecuzione può cambiare la classifica. Andrea e Giovanni formano una tra le coppie più competitive, eccezion fatta per la Cina sarà una gara molto aperta, c’è davvero tutto in palio.

Come si svolgerà la preparazione in Brasile?

I ragazzi sono già lì, sono arrivati oggi (venerdì 29). Avranno una fase di ambientamento che per i tuffatori è abbastanza importante, in certe rotazioni diventano cruciali i punti di riferimento. Il tuffatore, per trovare il momento giusto in cui aprire la rotazione, deve avere alcuni riferimenti visivi. In ogni piscina ci sono dei punti che vengono presi come riferimento per orientarsi. L’elemento trampolino è sempre simile, quello che fa la differenza è l’ambiente circostante. Potranno prepararsi per diversi giorni e anche il discorso fisico, una volta arrivato lì, non sarà un problema per lui.

Dando uno sguardo più ampio alla spedizione italiana, cosa possiamo aspettarci dagli azzurri?

Facciamo tutti il tifo per Tania Cagnotto ovviamente, sia con Francesca nella gara dei tuffi sincronizzati, che aprirà il programma dei tuffi, sia nell’individuale.