NewsLa bonaccia non ferma lo spettacolo de La Lunga Bolina & Coastal Race 2018

La bonaccia non ferma lo spettacolo de La Lunga Bolina & Coastal Race 2018

Grande successo per il Trofeo Bmw – La Lunga Bolina & Coastal Race 2018. Sabato mattina durante le operazioni di partenza si stava per creare una situazione irreale: le imbarcazioni delle due flotte (Altura ed Este 24) pronte per prendere il via, si sono ritrovate dentro una “campana di vetro” che confermava le terribili previsioni meteo di Paolo Sottocorona, intervenuto al breefing della sera precedente. Giornata praticamente estiva, alta pressione, sole pieno, zero vento sugli strumenti di bordo. Inevitabile l’issata dell’intelligenza sulla barca giuria, non essendoci neanche la possibilità di allineare le imbarcazioni per dare il via. Però, subito dopo le 10, all’arrivo della prima raffica, i due presidenti Fausto Proietti (Este 24) e Yan Masserotti (Altura) hanno sistemato le linee e con grande abilità sono riusciti in pochi minuti a far partire le imbarcazioni verso nord: i grandi dell’Altura lungo un percorso di 105 miglia e i monotipi di 24 piedi lungo un percorso di due tappe di 50 miglia. Ma vediamo come sono andate le due flotte.

ALTURA – Dopo la partenza, alle ore 11,00 circa, pian piano il gruppo offshore si è sgranato verso il disimpegno per poi iniziare la salita verso l’Argentario, dove sono iniziate le difficoltà all’altezza dell’Argentarola a causa della fine del vento. Più volte si sono mescolate le carte con numerosi stop e altrettante ripartenze che hanno caratterizzato il giro della boa al Pozzarello prima e quello dell’Isola del Giglio poi. Da lì la discesa verso l’arrivo ha regalato nuovamente una leggera brezza che ha permesso alla flotta in gara di terminare entro il tempo massimo che era stabilito per la mezzanotte di ieri. Alla fine la Line Honour è dell’RP 45 di Giovanni Di Vincenzo LISA K alle 11.30.56 di domenica, seguito da Durlindana III – Farr 60 di Giancarlo Gianni e da Prima Vista – Ice 52 di Francesco Della Torre. Invece per la classe X2, il 1° in reale è Libertine – Comet 45S di Marco Paolucci.  Mentre in tempo compensato vince per il secondo anno consecutivo Tevere Remo Mon Ile, il First 40 di Gianrocco Catalano che si aggiudica le due Overall ORC e IRC.

Questi i vincitori nelle rispettive classi:
ORC
Classe 0. Pierservice Luduan, Grand Soleil 46B di Enrico De crescenzo.
Classe 1. Tevere Remo Mon Ile, First 40 di Gianrocco Catalano
Classe 2. Andromeda, Elan 400 di Michele Manzoni
Classe 3/4/5. Chestress, J-109 di Anserini/Petti
Classe X2. JStorm, J-111 di Guido Enrico Tabellini

IRC
Classe 0/1. Tevere Remo Mon Ile, First 40 di Gianrocco Catalano
Classe 2. Andromeda, Elan 400 di Michele Manzoni
Classe 3 . Chestress, J-109 di Anserini/Petti
Classe 4/5. TAZ Unicasim, Archambault 31 di Mauto Grandone
Classe X2. Prospettica, Comet 41S di Giacomo Gonzi

ESTE – 24 I monotipi hanno affrontato una giornata molto tecnica con l’inserimento di un cancello a 16 nm dalla partenza ed una riduzione di percorso sotto la Torre di San Biagio di Ansedonia, che ha impegnato gli Este24 dapprima con un lasco molto stretto, per poi risalire di Bolina a ridosso della Formica di Burano dove i concorrenti hanno nuovamente issato il gennaker dopo una rotazione dell’aria verso sud. Il pochissimo vento da sud-ovest sul campo di regata ha fatto comunque avanzare tutta la flotta con una media di 4 nodi. Il giorno dopo la flotta è partita da Porto Ercole verso Porto Santo Stefano con pochissimo vento, lottando tra bonaccette e raffiche sotto costa, completando il periplo dell’Argentario per circa 13 miglia. Forse una Coastal Race tra le più belle delle ultime edizioni vinta con un 1º e un 3º da Alessandro Maria Rinaldi, al timone di C.C.Aniene – RideCosì.

Questo il podio dopo le due prove:
1. RideCosì di Alessandro Maria Rinaldi
2. Esterina di Marco Brinati
3. √Thetis di Pietro Locatelli