NewsFederica Pellegrini e i suoi ricordi d’«Oro»

Federica Pellegrini e i suoi ricordi d’«Oro»

«Oro», il libro di Federica Pellegrini non è una favola, come lei ha spiegato nel Salone del Circolo, ma la storia reale della sua carriera con dettagli che erano fin qui sconosciuti. Una storia lunga quasi venti anni, dalle Olimpiadi di Atene 2004 quando, a soli 16 anni, Fede ha conquistato la medaglia d’argento nei 200 stile libero e poi ripresa nel 2006 quando sembrava che per lei lo sport fosse un capitolo chiuso con un problema alla spalla.

È stato un pomeriggio coinvolgente per l’azzurra socia onoraria del CC Aniene, accolta dal Presidente onorario del Circolo, Giovanni Malagó, che l’ha portata a visitare la Walk of Fame, la galleria che dagli spogliatoi conduce nell’area coperta dove c’è la piscina e la palestra, Nella galleria ci sono le foto dei campioni dell’Aniene e, ovviamente, anche la sua davanti alla quale ha posato con Malagò e con Gianni Nagni, il direttore tecnico della squadra del nuoto del club.

Federica, in stiloso tailleur pantalone dai toni dorati su tacco dodici e clutch in tinta, ha poi presentato il suo libro dialogando con Stefano Arcobelli, giornalista della Gazzetta dello Sport e con Elena Stancanelli.

«Non è un libro scritto per ripicca – ha detto Fede – ma la mia storia raccontata dalla mia voce. Tra me e quello che veniva pubblicato allora c’erano dei filtri e mille persone». Ha raccontato tante storie, il rapporto con i suoi allenatori, qualche dettaglio sui suoi amori, da Luca Marin a Filippo Magnini a Matteo Giunta, adesso suo marito, ha affermato che mai farà l’allenatrice. «Sono una donna seria ed equilibrata – ha aggiunto – spesso mi chiedono se avrò figli: in questa epoca si possono anche non fare. Allenare? A spot, non di più. Su di me c’è sempre un’attenzione morbosa. Nel testo ho parlato delle mie storie d’amore importanti. Sono una persona che quando si lega lo fa seriamente. Sono state storie, le mie, vissute in età molto diverse. Poi mi sono sposata».

Giovanni Malagò, che ha seguito tutta la sua carriera, ha ricordato il podio di Atene dove non c’erano i suoi genitori già partiti perché si aspettavano tutto nei 100sl, ha parlato del Mondiale del 2005 e di quello a Melbourne nel 2007, vigilia di Roma 2009 dove Fede ha spopolato con due straordinari record del mondo, con uno (quello nei 200sl) che ancora resiste.