News«Ettore Bernabei il primato della politica»: i diari di mezzo secolo di politica

«Ettore Bernabei il primato della politica»: i diari di mezzo secolo di politica

«Ettore Bernabei il primato della politica», il libro di Piero Meucci ha dato il via alle presentazioni d’autunno in casa Aniene. Serata di alto contenuto con il contributo di Dino Sorgonà che ha moderato l’incontro al quale hanno preso parte, con l’autore del libro, l’on. Silvia Costa, l’on. Walter Veltroni e l’on. Paolo Cirino Pomicino.

Il presidente del Circolo, Massimo Fabbricini, ha aperto la serata ricordando che il libro, che ha nel sottotitolo “la storia segreta della DC nei diari di un protagonista”, nasce proprio dai diari di Ettore Bernabei. «Grazie a quei ricordi – ha detto Fabbricini – c’è la grande solidità del volume di Meucci».

Il libro, 358 pagine edito da Marsilio Specchi, è stato tratto proprio dai diari di Ettore Bernabei che è stato molto per il Paese, grande maestro di giornalismo – è stato direttore generale della Rai dal 1961 al 1974 – ha scoperto volti nuovi tra i quali Enzo Biagi e Umberto Eco, ha lavorato con Fanfani, Moro, La Pira, Mattei, è stato direttore del quotidiani “Il Popolo”, ma anche molto altro.

Sorgonà, che ha un passato in Rai, ha ricordato che «Bernabei era il Direttore e nella pagine del libro c’è la storia della Democrazia Cristiana e dell’Italia».

Meucci ha accennato al suo lavoro. «Tremilacinquecento pagine di memorie scritte da Ettore Bernabei, dagli inizi fino agli anni di piombo e questa è davvero una lettura raccomandabile per conoscere molti particolari della storia politica del nostro Paese».

L’on. Silvia Costa ha accennato al «filo rosso che lega gli avvenimenti della vita italiana» prima di addentrarsi in figure preziose, come le ha definite, per capire le due anime della Democrazia Cristiana, quella di Moro e quella di Fanfani.

Dal canto suo, Walter Veltroni ha parlato della politica di un tempo ricollegandola a quella attuale. «Difficile non cadere nella nostalgia – ha ammesso Veltroni – visto qual è stata la poca affluenza alle urne in queste votazioni». Il referendum del ’74, la vita di Bernabei definito «uno dei più grandi organizzatori culturali di questo Paese che non faceva, dal suo posto in Rai, la propaganda alla DC ma faceva cultura: la Rai di Bernabei è stata una grandissima Rai e credo di poter dire che con la sua epoca più che finire la prima Repubblica sia finita la grande politica».

A chiudere gli interventi è stato l’on. Paolo Cirino Pomicino che con vigore ha tracciato anche lui il personaggio Bernabei. «Era un uomo molto amato – ha affermato – Chi era? Un cattolico fervente ma non un fondamentalista. Lui era una parte della DC».

Nella foto di apertura, da sinistra, Walter Veltroni, Silvia Costa, Dino Sorgonà, Paolo Cirino Pomicino e Piero Meucci