NewsWorld Series a Lignano con vista sugli Europei

World Series a Lignano con vista sugli Europei

La Coppa del Mondo ha fatto tappa a Lignano Sabbiadoro (17 e 18 aprile) per il terzo dei suoi quattro appuntamenti annuali. L’edizione italiana, che poco più di un anno fa era stata annullata sancendo l’inizio del difficile periodo dell’emergenza sanitaria, ha rappresentato la speranza di ritorno alla normalità. Rispetto alle prime due tappe, quelle di New York e di Sheffield, si è registrato un numero doppio di partecipanti. Quasi 200 gli atleti provenienti da ben 26 Paesi – e tre continenti – si sono sfidati alla ricerca dei pass paralimpici per Tokio.

Riunito il gruppo, dopo questo lungo ma proficuo prologo, finalmente sabato si è cominciato a gareggiare. Dopo un collegiale nel quale l’allenamento è stato intenso con doppie sedute giornaliere e carichi pesanti, non si poteva certo pretendere la brillantezza dei giorni migliori.

Simone Ciulli ha dato sfoggio di una tecnica migliorata nelle subacquee disputando un bel 100 dorso, gara che farà parte del suo carnet in Portogallo dove, tra un mese, si svolgeranno i campionati Europei, a Funchal, sull’isola di Madeira. Sempre nei 100 dorso è apparso invece un po’ appesantito dalla preparazione Riccardo Menciotti che, però, in acqua ha reagito e nei 200 misti ha toccato in 2’18”34, crono di spessore se si considera il momento della stagione.

Alessia Scortechini ha mostrato doti di notevole eclettismo aggiudicandosi nella categoria S10 sia i 100 dorso che i 100 rana. Quest’ultima gara non faceva parte del suo repertorio ma i progressi realizzati (1’26”1) hanno indotto il cittì della nazionale a considerare per lei la frazione della staffetta mista che ha concrete possibilità di medaglia agli Europei.

Nelle World Series non sono previste medaglie per le classifiche di ogni singola classe ma solo per i primi tre, sia assoluti che giovanili, nella cosiddetta classifica Open (i primi tre delle 14 classi, non in base al tempo assoluto ma al valore tecnico della prestazione).

Karim Gouda, inorgoglito dal passaggio allo status di “internazionale”, ha pensato bene di conquistare un oro, un argento e un bronzo rispettivamente nei 200 misti con 2’59”24, prima volta sotto il muro dei tre minuti; argento nei100 farfalla con 1’20”24, minimo per Tokio e primato personale, e bronzo nei 100 dorso con 1’18”05, suo secondo crono di sempre, record sfumato a causa di una virata disastrosa.