Benedetta Pilato sul tetto del mondo. Gianni Nagni: «Ha dimostrato il suo immenso talento»
Splende la stella di Benedetta Pilato, la ragazzina che sa conquistare il mondo e porta ancora in alto il Circolo Canottieri Aniene. Benedetta al Mondiale di Budapest coglie una splendida medaglia d’oro nei 100 rana e dimostra di essere diventata un’atleta completa, davvero competitiva anche sulla distanza olimpica che finora le aveva riservato più delusioni che gioie come la squalifica in batteria alle Olimpiadi di Tokyo, e non solo sui 50, la prova che sembrava più adatta a lei. La diciassettenne nuotatrice tarantina vince in 1’05”93 (in semifinale aveva realizzato 1’05”88) precedendo di cinque centesimi la tedesca Anna Elendt, autrice del miglior tempo delle semifinali in 1’05”62.
In finale Benny, che è allenata da Vito D’Onghia, ha mostrato la sua forza e il suo grande temperamento, quello che non manca alla vicecampionessa mondiale dei 50 a Gwangju.
Fuori dal podio in 1’06”07 Lilly King (la campionessa mondiale dal 2017 di 50 e 100, campionessa olimpica del 2016 e bronzo a Tokyo, nonché primatista mondiale), che resta a cinque centesimi dell’ex enfant prodige Ruta Meilutyte, la lituana che 10 anni fa, a 15 anni, vinceva Olimpiadi, Mondiali ed Europei a suon di record per poi sparire.
L’Italia non aveva mai avuto una campionessa del mondo minorenne. La più giovane iridata del nuoto era Novella Calligaris che il 9 settembre 1973 vinceva gli 800sl col record del mondo di 8’52”97 a 19 anni ancora da compiere. Benedetta Pilato era già diventata l’atleta italiana più giovane a conquistare una medaglia iridata con l’argento nei 50 rana a Gwangju 2019 a 14 anni: nell’occasione aveva anche superato il record di precocità sul podio della distanza che deteneva la lituana Ruta Meilutyte nel 2013 quando aveva 16 anni. Il 22 maggio 2021 la baby boom della rana italiana è anche diventata a 16 anni la più giovane primatista mondiale della storia italiana col tempo di 29”30.
Rana sugli scudi in casa Aniene. Prima di Benedetta Pilato a vincere il Mondiale, domenica, è stato Nicolò Martinenghi. Gianni Nagni, il direttore tecnico della squadra di nuoto dell’Aniene, che segue entrambi con consigli e attenzione, ha espresso soddisfazione per questo doppio successo iridato. «La cosa che fa molto piacere – ha detto Nagni parlando di Martinenghi – è la maturità dimostrata nelle tre gare, batteria, semifinale e finale. Nicolò è riuscito a gestire i tre turni arrivando con le energie giuste alla finale. È un ragazzo estroso ma è maturato davvero molto. Il lavoro che abbiamo svolto ha dato i suoi frutti».
Felice per il risultato della Pilato, Nagni ricorda che Benedetta sei mesi fa era considerata una stella candente. «Dopo la squalifica alle Olimpiadi non era quasi più definita un’atleta di livello. Era considerata un fenomeno giovanile e avrebbe continuato a nuotare solo i 50». Adesso, la dimostrazione che Benny è una campionessa. «Dicevano ancora: è ingrassata, non andrà lontano. Le abbiamo messo a disposizione un nutrizionista, abbiamo programmato un allenamento adeguato ed eccola pronta per i 100, un talento di prima grandezza. E oggi lo ha dimostrato».
Il Mondiale di Budapest ha visto Simona Quadarella scivolare fuori dal podio dopo il bronzo alla Duna Arena del 2017 e il successo a Gwangju 2019. La 23enne dell’Aniene si è piazzata quinta in 16’03”84 come alle Olimpiadi di Tokyo e restituisce la corona alla primatista mondiale Katie Ledecki (15’30”15), campionessa olimpica ed imbattuta ai Mondiali dal 2013 che in Corea del Sud dovette rinunciare alla finale per un’improvvisa dissenteria.
Torniamo a Martinenghi che nei 50 rana ha nuotato in semifinale con il miglior tempo di 26”56, a 17 centesimi dal primato personale nonché record italiano. Nicolò ripartirà dalla corsia 4 come in occasione dell’oro nei 100 di cui è bronzo olimpico. «Ho disputato una gara che mi rende contento – rimarca il vicecampione mondiale in corta e bronzo europeo in carica – Ho ricevuto i complimenti di Peaty. Mi ha detto di godermela e lo sto facendo pienamente».
Foto di Andrea Staccioli/DBM