Una serata per ricordare Franco Chimenti
Una serata al Circolo in onore del compianto presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti, ad un anno dalla scomparsa. Appuntamento per ricordarlo e per la presentazione e l’asta del libro «Solo i grandi vincono così» realizzato per i 100 anni del golf italiano dalla Fondazione Franco Chimenti. Organizzazione senza scopo di lucro di cui fanno parte i tre figli, e soci fondatori, Ugo, con la moglie Michela, Maria Vittoria e Paola Chimenti, insieme ad Alberto Luna, Francesca Mandara e Matteo Natoli. Obiettivi della Fondazione non solo supportare giovani golfisti nel percorso verso il professionismo ma anche studio e ricerca scientifica. All’appuntamento numerosi gli ospiti che al termine della presentazione hanno dato vita a un’asta per aggiudicarsi i volumi del libro autografati dai campioni del golf. Laura Chimenti, nipote di Franco, ha intervistato il socio onorario Gianni Letta e i golfisti Edoardo Molinari e Silvio Grappasonni.
Gianni Letta ha tracciato un ricordo di Franco, il suo legame con il mondo dello sport, la sua passione infinita, la passione di un visionario. E ha ricordato, Gianni Letta, il forte abbraccio tra Giovanni Malagò e Franco Chimenti il giorno – 14 dicembre 2015 – che Roma ha avuto l’organizzazione della Ryder Cup. «Giovanni ha sollevato Franco e in quell’abbraccio – ha detto Letta – c’era tutta la gioia e l’amicizia tra i due».
«Per me è stato prima di tutto mio zio – ha affermato la nipote Laura – sapeva leggere le persone. Sapeva mediare, costruire. Nel libro si celebra un modo di vivere». Il figlio di Franco, Ugo, ha parlato della Fondazione. «Non potevamo non fare una Fondazione per lui – ha spiegato – per ricordare sia il suo ambito scientifico, visto che è stato professore di chimica farmaceutica e preside della facoltà di farmacia alla Sapienza, che quello golfistico, con le sue sette presidenze. Per la prima parte è nato un comitato scientifico di cui fanno parte mia sorella Paola, professoressa di Farmacia, e i professori Denis Cozzi, Giuseppe Maria Ettorre e Giovanni Di Nardo, che vaglia tante proposte».
Il golf ma non solo poiché è stato presentato anche il libro di Alessandro Maspes, «Franco Chimenti, il racconto di una vita straordinaria».
Il presidente onorario dell’Aniene, Giovanni Malagò, ha ricordato l’amico Franco, compagno di tante battaglie nel mondo dello sport. «Senza di lui non sarei mai diventato il presidente del Coni», ha detto Malagò. «Pur essendo un uomo di scienza – ha aggiunto Malagó – in molti contesti saltava la forma. Non mi è mai capitato che non mi facesse sentire orgoglioso del nostro rapporto. Franco adesso sarebbe il presidente del Coni, se fosse vissuto abbastanza».
Grappasonni e poi Molinari hanno portato la loro testimonianza sul rapporto con Franco Chimenti, «uno di famiglia» come ha affermato Molinari, «sempre pronto a sostenerci e darci la carica giusta». Con looro c’era anche, per il mondo del golf (ma non solo) Gianpaolo Montali, il direttore generale della Ryder Cus 2023 al Marco Simone.
Le parole di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, hanno chiuso la serata prima di dare vita all’asta dei libri. Abodi ha ricordato il suo lungo rapporto con Chimenti cominciato nei primi anni Ottanta quando Franco ha preso le redini della Lazio Calcio in un momento particolarmente complicato per il club.


