CalcettoTorneo Sociale: l’ora della verità

Torneo Sociale: l’ora della verità

Due sole partite al termine della stagione regolare, due squadre destinate a soccombere ed abbandonare la contesa, due destinate invece all’accesso in semifinale dalla porta principale, quella che non passa per la roulette russa degli spareggi. Non c’è un padrone indiscusso e nemmeno una cenerentola, ma dopo cinque giornate la classifica inizia ad assumere una forma più definita.
Fabbricini e Cecilia l’accesso ai playoff lo hanno già blindato, e a meno di imprevisti clamorosi si avviano alle semifinali con credenziali molto solide. Fabbricini dopo un esordio funesto ha infilato quattro vittorie consecutive. Vanta il miglior attacco (24 gol), il giocatore fin qui più decisivo (Carlo Di Bella) ed un’identità di gioco molto ben definita: DiBella-DiBagno davanti a Fabbri ed una girandola di ragazzi freschi e leggeri come Gregori, Mescolini e Fabbricini Marco, il più giovane e vigoroso della stirpe. Cecilia segue un punto dietro in attesa dello scontro diretto del prossimo sabato. Ottimo l’assemblaggio di Costantini, che intorno al perno Edoardo Cecilia sa alternare tante soluzioni di livello forte di una varietà di Assoluti che fa morire di invidia tutti i suoi colleghi. I rossi ad oggi sono gli unici a conservare l’imbattibilità, messa gravemente a repentaglio nella sfida al cardiopalma contro Tasco. Sotto 2-0 a metà secondo tempo, i Cecilias trovavano la rimonta negli ultimissimi minuti, salvo poi farsi beffare dal 3-3 di Servi proprio con l’ultimo pallone dei minuti di recupero.
Dietro i fuggitivi, in soli 5 punti un folto gruppo di sei squadre lotta per sopravvivere e rimanere nel torneo. Di queste sei, una su tre guarderà i playoff dalla tribuna. Eppure, ad oggi appare molto difficile pronosticare quali saranno le vittime illustri di quella selezione naturale che Charles Darwin amava definire “sopravvivenza del più adatto”…
Fioretti forte dei suoi 8 punti gode di un discreto margine e di un ottimo momento di forma. Seppur a mezzo servizio, il ritorno di Grisolia senior (a scanso di equivoci non ci riferiamo a Van Gogh) sembra aver dato alla squadra ben altra consistenza difensiva. Dopo aver bastonato Celani e Gilardoni, il minuto ancorchè tonico avvocato Fioretti sentiva odore di vittoria anche contro Rezza in un match dai molteplici significati umani. In vantaggio di un gol e con la porta chiusa a doppia mandata da un Sarandrea in serata di grazia, aveva però fatto i conti senza l’oste Vavalli, che a pochi minuti dallo scadere, all’ennesima conclusione in porta, trova il varco giusto per ristabilire la parità. Il 2-2 è anche il giusto tributo ad una partita vibrante ed accesa, spaccata in due nella ripresa dal grande impatto sul match di Luigi Bonito. Liquidati in fretta e furia nel salone i suoi compiti istituzionali, il nostro invidiato sessantenne svestiva i panni del Ministro della Cultura raffinato ed affabile per scendere nell’arena, con il pugnal tra i denti, e dare subito prova della serietà delle sue intenzioni quando dopo un brillante inserimento in area, anticipato in uscita dal bravissimo portiere avversario, ne calciava violentemente la testa dimenticandosi il giuramento di Ippocrate. Poi tanta corsa, agonismo ed anche un paio di giocate di fino. Che varranno la standing ovation del tavolo sociale sotto gli occhi increduli di Mimmo (vero vincitore del Torneo Sociale a detta di chi ha dimestichezza con la contabilità).
Rezza con due risultati utili si porta così a 5 punti e guarda al domani con crescente fiducia. La vittoria contro Vecchio aveva già incoronato Maspes come nuova guida tecnica, senza dubbio più competente delle precedenti. L’immagine di Soro, presente ed emarginato nel ruolo di vice silenzioso ed inerme, ci ha ricordato in quanto a tristezza quella di Aurelio Andreazzoli, che nemmeno due mesi dopo essere stato primo allenatore, distribuiva birilli e pettorine durante gli allenamenti di Riscone di Brunico senza la facoltà di aprire bocca.
Sabato al Rezza Stadium è atteso Celani, che con due sconfitte di seguito dopo un inizio sprint vede le sue ambizioni gravemente ridimensionate. Dopo le sberle incassate da Fioretti, Gilardoni e compagni hanno resuscitato la squadra di De Matteis, che senza Natoli e Giuffrida sembrava destinata al patibolo, ma che con tanto pressing e 5 gol dei suoi Over (tre di Cucchiara e uno di Abodi) ha centrato il primo successo stagionale. Ora la qualificazione è qualcosa in più di una timida speranza.
“7-0 è 7-0”, diceva Oronzo Canà, e l’ultimo risultato di Vecchio, che segue alla sconfitta contro Rezza, lascia in effetti pochissimo spazio alla fantasia. Con l’affiorare di qualche mugugno e la raffica di infortuni a catena, Vecchio e Murino hanno parecchi problemi da risolvere. Possibilmente subito, se non vogliono anzitempo abbandonare la scena.
Chiude la classifica il team dei Tasco, che con tre pareggi e due sconfitte è l’unica squadra a non aver mai portato a casa il bottino pieno. Eppure chi guarda le partite sa che la squadra è viva, compatta e gioca a tratti benino. Forse mancano un po’ di idee, forse il gioco d’attacco si basa troppo su Servi, forse gli Over non hanno i cambi che meriterebbero. Fatto sta che il piatto piange, e che nelle ultime due sfide serviranno punti, non prestazioni.
Perché sebbene la bella stagione sia alle porte, sembra che nessuno abbia ancora voglia di andare al mare…

 

Di seguito i tabellini, la classifica generale e dei marcatori aggiornate alla sesta giornata:

tabellini e classifica 6°Giornata

Classifica marcatori 6°Giornata