News«La giusta parte»: il rigore che cambia tutto

«La giusta parte»: il rigore che cambia tutto

Serata divertente sul filo del rigore per la presentazione del libro «La giusta parte», il cui autore è Alessandro Bonan, volto popolare di Sky nelle vesti di conduttore di Calcio Show ma anche scrittore dallo stile ironico. Serata sportiva condotta dal consocio Jacopo Volpi e aperta dal presidente del Circolo, Massimo Fabbricini, che ha ricordato l’esattezza della distanza del dischetto dalla porta. «Dodici yards, ossia dieci metri e 89 centimetri – ha detto Fabbricini – e non 11 metri» spiegando che il rigore è nato alla fine dell’800, quasi negli stessi giorni nei quali vedeva la luce l’Aniene.

Pubblico interessato al romanzo di Bonan, che narra di un’ultima partita del campionato di serie A a pochi secondi dal fischio finale, con l’arbitro che assegna un calcio di rigore alla squadra di casa, decisivo per non precipitare in serie B.

 

Il consocio Federico Vecchio, che ha proposto la serata, ha introdotto l’argomento disquisendo sul libro. sul mondo del calcio e sulla paura. «Che è, quella paura, di chi lo va a tirare – ha spiegato Roberto Mancini – perché i tifosi identificano il rigore con un gol certo. Per il portiere è diverso: se lo para è un fenomeno, ma se prende gol pazienza». Luca Marchegiani, ex portiere della Lazio, ha risposto al nostro consocio attuale cittì della nazionale ricordando le sue emozioni in campo («un portiere non deve far trasparire la sua paura ai compagni e all’allenatore», le sue parole), e lo stesso ha fatto Marco Tardelli, il campione del mondo del 1982 accompagnato da Myrta Merlino, mentre Paolo Calabresi si è divertito a leggere qualche pagina del libro.